Assemini – Pasti ristretti o serviti in maniera poco appetitosa, la questione mensa scolastica approda nuovamente in consiglio comunale: lamentele da parte dei genitori, “Foodinsider anche quest’anno non ci premierà sicuramente”.
Pausa pranzo con qualche malumore, un quarto di hamburger o il pesce “di scarsa qualità” non stimolano l’appetito degli studenti che, al rientro a casa, non conferiscono una buona recensione sul pasto presentato e, spesso, lasciato nel piatto. Una problematica non nuova, anche lo scorso anno si era presentata la questione scatenando tra i banchi dell’aula una accesa discussione tra maggioranza e opposizione. Di recente le pietanze sono state servite alla carta, quella dell’interrogazione firmata dai consiglieri di FDI Sabrina Stara, Niside Muscas, Stefano Demontis e Ignazio Pireddu di FI. “La mensa scolastica è un servizio offerto alla scuola che prevede la somministrazione di cibo e bevande agli alunni, rispettando precisi standard o anche superandoli, garantendo la qualità a beneficio della salute dei bimbi” si legge nel testo. “Circa un anno fà vi interrogavo sul fatto che non bastava vigilare ma che era necessario prevenire ogni tipo di problema, ecco perché chiesi la possibilità di istituire le visite a sorpresa in mensa e nel centro cottura” sottolinea Stara riferendosi all’amministrazione in carica.
“Alcuni genitori ultimamente hanno segnalato diverse problematiche tra le quali una riduzione sostanziosa del cibo in alcune scuole, ( ad esempio, dell’ hamburger invece che intero ne viene servito un quarto ) e invece in altre, lamentano una qualità, in particolare del pesce, scarsa, servito in modo poco appetitoso che viene spesso non consumato e quindi buttato. Sono convinta che l’educazione alimentare parta anche dalle mense scolastiche sarebbe bello poter ambire ad una mensa bella buona e innovativa. Chiedo, quindi, se almeno la commissione di controllo prevista dal regolamento è stata istituita per poter verificare con loro anche queste ultime problematiche evidenziate dai genitori”.