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C’è una storica sentenza sulle sanzioni prese tramite autovelox, che potrebbe aprire la strada a tantissimi ricorsi. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Giorno, è quella riferita al ricorso del Comune di Milano davanti alla Corte di Cassazione che, dopo aver perso in primo e secondo grado, l’amministrazione si sarebbe opposta all’istanza di un automobilista nel giudizio di impugnazione di un verbale notificato cinque mesi dopo l’infrazione, oltre i 90 giorni prescritti dalla legge. Immediata conseguenza della decisione dei Giudici sarebbe l’annullamento del verbale, ma anche la fine dell’interpretazione estensiva della norma varata dall’amministrazione meneghina che, oberata dal numero enorme di contravvenzioni, aveva deciso di far partire i termini della scadenza dal momento in cui l’agente di turno visiona i fotogrammi che immortalano la violazione. Se la Suprema Corte confermerà la decisione dei giudici di primo e secondo grado si aprirà la via ai ricorsi.
Fonte: Il Giorno